Napoli, 17 aprile 2013-Da oggi il Golfo di Napoli diventerà la casa della Coppa America, ma una casa blindatissima dopo l’attentato a Boston. Si alza dunque l’asticella sull’allerta terrorismo in vista delle regate. Una mastodontica macchina della sicurezza che non cambia nei numeri tra il prima e il dopo Boston ma nella frequenza dei controlli. Sono 500 gli uomini al lavoro per la sicurezza dell’America’s Cup, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza oltre a Protezione Civile e Polizia Provinciale a vigilare su tutto l’arco delle 24 ore. Cosi come lavorano a staffetta gli artificieri anche loro onnipresenti, mentre la villa comunale è affidata alla sorveglianza degli uomini a cavallo. In mare la pilotina della polizia e 10 acqua scooter. Nulla viene lasciato al caso, tanto che ogni giorno viene controllato anche lo sbocco in mare delle fognature all’altezza del consolato americano. E cosi si andrà avanti fino alla fine delle regate con bonifiche continue delle aree particolarmente sensibili. Agli ingressi del villaggio massima allerta ed un occhio ad abbigliamenti particolarmente invernali, vale a dire cappotti e giacconi eccessivi per il clima che si sta registrando in questa settimana. La Coppa America a Napoli è già di per se un evento che richiede da parte delle forze dell’ordine un programma di sicurezza predisposto e curato nei dettagli. Ma in queste ore sta avvenendo un ulteriore rafforzamento delle misure di sicurezza per offrire a napoletani e turisti uno spettacolo in massima sicurezza.
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